E' la sera di mercoledì 8 marzo, giorno della festa delle donne, Antonella Lettieri, 42enne di Cirò Marina ha appena finito il suo turno di lavoro. Vive da sola in una casa a pian terreno con due entrate, accanto vi sono altre abitazioni.
Ad attendere quella sera Antonella vi è la morte.
Una violenza inaudita. Senza pietà alcuna.
Antonella cerca di difendersi ma l'assassino la colpisce ferocemente. La donna cade a terra, l'assassino allora continua a sferrare colpi alla testa e sul tronco con l'utilizzo arrivando addirittura a lenire diversi organi vitali.
L'assassino la lascia lì.
Una lenta agonia che la conduce alla morte.
Antonella non c'è più.
Avrà urlato, avrà implorato aiuto, eppure nessuno è arrivato in suo soccorso.
La giustizia muore soffocata dall'omertà, dalla paura di denunciare.
Si preferisce abbassare lo sguardo, essere sordi e ciechi.
Una gremita folla ha preso parte alla fiaccolata in suo onore e memoria. E mentre i palloncini rossi si alzavano in volo ancora una volta, in Italia, si consumava l'ennesimo caso di femminicidio.
Ad attendere quella sera Antonella vi è la morte.
Una violenza inaudita. Senza pietà alcuna.
Antonella cerca di difendersi ma l'assassino la colpisce ferocemente. La donna cade a terra, l'assassino allora continua a sferrare colpi alla testa e sul tronco con l'utilizzo arrivando addirittura a lenire diversi organi vitali.
L'assassino la lascia lì.
Una lenta agonia che la conduce alla morte.
Antonella non c'è più.
Avrà urlato, avrà implorato aiuto, eppure nessuno è arrivato in suo soccorso.
La giustizia muore soffocata dall'omertà, dalla paura di denunciare.
Si preferisce abbassare lo sguardo, essere sordi e ciechi.
Una gremita folla ha preso parte alla fiaccolata in suo onore e memoria. E mentre i palloncini rossi si alzavano in volo ancora una volta, in Italia, si consumava l'ennesimo caso di femminicidio.

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