Viaggio nell'aldilà...

La letteratura ci ha riportato miti, leggende, forse immaginando forse attenendosi a quei racconti popolari che animavano la gente di allora.
Se per un attimo ci fermiamo a guardare il mondo che ci circonda ci rendiamo conto che per ogni cosa che finisce un'altra si appresta a cominciare.
Come il giorno che segue sempre la notte.
Come la morte. Già perché la morte non è altro che una nascita o meglio ancora una rinascita.
Lo dice la Bibbia sì, lo dice il parroco, ma se ci fermiamo un solo attimo a pensare ci renderemmo conto che è realmente così.
Quando una persona muore lascia un vuoto incolmabile. Ma per ogni persona che muore e che lascia questo mondo un' altra persona nasce.
Un cerchio, una giostra che gira. Questa è la vita. La nascita e la morte unite insieme nel magico cerchio della vita, dell'esistenza di ogni essere vivente.
Eppure la morte continua a far paura.
Ci fa paura perché la vediamo come la fine di tutto. Come la fine della nostra esistenza.
Eppure non è così. La morte è solo l'annullamento del nostro ego, dell'io messo al centro di ogni cosa.
La morte fa parte di noi. Ci accompagna volente o nolente in tutta la nostra vita. Ci accompagna nella perdita di un amico, di un parente caro, di un familiare.
Quanto più si avvicina ci fa paura.
Ci chiediamo cosa ci sia dall'altra parte. Cosa saremo dopo la morte.
Dante Alighieri nella sua Divina Commedia ci parla di Inferno, Purgatorio e Paradiso.
Tre mondi da loro separati.
Le anime dell'inferno sono condannate a vita. L'inferno incute timore per chi in esso crede.
Vi è poi il Purgatorio. Un cammino di purificazione per raggiungere un giorno il Paradiso.
Ci sono poi i racconti di chi sostiene di aver viaggiato nell'aldilà. Persone in coma a causa di incidenti.
Tra loro anche un bambino che racconta di essere stato tra le braccia del Signore Gesù.
Storie a cui poi ognuno è libero di credere nel proprio piccolo.
Si parla di un tunnel lungo al termine del quale vi è una grande luce.
Insomma la morte è una qualcosa che fa parte di ogni essere vivente, è un qualcosa che deve avvenire perché il ciclo della vita continui.
Non un addio ma semplicemente un arrivederci perché sì, un giorno quai cari che ci hanno preceduti li rincontreremo, dove non ci
è lecito sapere ma li rincontreremo.

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