Giovani rassegnati... Cosa si può fare?

Diritti foto riservati al proprietario



Rassegnazione! Una parola che io detesto sentire e in particolar modo se proviene dalla bocca di un giovane.
Un cristiano di per sé non può mai essere rassegnato. Ma lasciamo da parte, per il momento, la religione.
Il mondo di oggi offre poche possibilità a chi, dopo la scuola, si appresta ad entrare nel mondo del lavoro.
Ciò è dettato da una politica che guarda i propri interessi personali chiudendo le porte a coloro che più ne han bisogno.
L'Italia è il paese che più mi piace, il Paese dove si ride anche qualora vi è la necessità di essere seri. Ladri di Stato che mai salderanno il loro conto con la giustizia.
Ed ecco la triste realtà dei giovani costretti a lasciare i propri affetti e ad espatriare in terre sconosciute.
Mi è lecito dare comunque un consiglio ai giovani ragazzi.

"Cari amici e care amiche la vita è il dono più bello. Sembra una frase fatta, lo so bene. Non è così però.
E' bella la vita e ogni giorno merita di essere vissuto con la gioia che è propria dei bambini. Quella gioia che ti fa aprire le braccia all'infinito, che meraviglia ed emoziona.
E allora ogni giorno acquisirà un senso. Un senso vero, sincero, unico.
La rassegnazione lasciamola da parte, lasciamola a coloro che hanno smesso, forse, troppo spesso di sognare e ora se ne stanno lì a piangersi addosso restando attaccati a quel nostalgico passato che non potrà mai più ritornare"...


Commenti