Divinin Tuonando

Destatomi mattinier come zombi col pigiamin in nilon cucito a misur da la mia mamma, seguir arom di caffè che da Brignan in Paradiso mi porta… speriamo pure a me..
Ma ecco udir dalla tendin finestra cader gocce d’acqua.
“Toh! Sta piovendo” urla con sospir fier mia madre.
“No, no ce la partita di Lega Finale, questa sera con la farfallin di Belen ospite speciale.
Al ciel invoco aiuto in calendario ai Santi quand’ecco voce oscur rispondere:
“Scherza coi fanti…. Ma lascia stare i Santi”.
Ed ecco al ciel alzar gli occhi….
“Ah curiosità mia….. perchè non mi facesti far li affari mii?
E scoprir la vecchia babbona, che al pian di sopra dimora…. Ad annaffiar fior si implora….. e non accortasi di me….. d’acqua fognal battesimo mi fora.

“Oh tu vecchia Befan che vien di notte, con le scarpe tutte rotte, con la scopa e la scopina…. Pigliati a sta vecchia rimbambita… così che all’Epifanin si dica: che la Befan tutte le vecchie porta via…
Scambiatommi ad uscir m'appresto.
Ma ecco sciagur dietro l'angolo s'appresta: "No, no, pettegola del condominio che terzo grado mi pone". Di ella si dice che sfiga porti e allor le mani a ferro nei pantalon tengo.
"Non ti crucciar di lei ma mandala a defecar" tuon nella testa mia pensier dell'amico che m'accompagna.
E defilar m'appresto ad andar appuntamento.
Dal ciel tuonando pioggia fa ingresso. Acquazzon di marzo maledetto e rovinar li capelli gellati che or e or col fono ritti aveo fatto.
Con lingua in terra ad arrivar scorgo lei, sì bella, che m'attende con rosa ombrellin a parar perfetta parrucca.
Ed ecco lei a baciar mie labbra... e caddi come pesce fuor d'acqua.


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