Un sottilissimo filo, il nefasto destino che tinge con "morte inchiostro" le pagine ultime del diario della vita.
E' ai piedi del terrapieno di Superga che si frantumano come pezzi di ghiaccio al sol d'estate le epocali imprese dello squadrone granata, meglio conosciuto dalla storia "Il Grande Torino".
Correva l'anno 1949. L'Italia del dopoguerra si leccava le proprie ferite.
I loro nomi scolpiti su una scultura marmorea riecheggiano giorno dopo giorno, i loro volti splendono di luce propria nelle polaroid in bianco e nero.
E da lunedì 8 maggio a far compagnia allo "Squadrone Granata" vi è una ragazza, bellissima, romana, eletta miss Italia nel 1953 a soli 17 anni; Marcella Mariani.
Simbolo per eccellenza nell'Italia degli anni '50, incarnava l'espressione perfetta della bellezza in tutto e per tutto.
La favola di Cenerentola, la cassiera romana divenuta miss e attrice reclamata dal cinema italiano, trova il triste epilogo il 13 febbraio 1955 alle pendici del Monte Terminillo.
Una mostra organizzata dal Comitato Saletta dei ricordi "Marcella Mariani", ideata e curata da dottor Antonio Tavani ricorda la giovane miss e le altre vittime del tragico incidente aereo del DC-6 Douglas della compagnia Belga Sabena.
Un gemellaggio quello sorto tra il Torino Calcio e il Comitato sancito ancor di più dalla deposizione del totem commemorativo, un pannello tradotto in quattro lingue, posto accanto alla scultura marmorea in onore dei "Campionissimi".
A pochi giorni poi dal 4 maggio, evento importante per i colori granata, poiché il Torino quel giorno diveniva leggenda e ancora oggi lo è.
Presenti all'evento oltre al già citato dottor Tavani, il sindaco di Rieti, l'assessore allo sport e alcuni rappresentati di Cantalice e Cittaducale; i due sindaci emeriti di Cantalice e Felice Marchioni, membro del Comitato e collaboratore.
Presente anche il Frosinone Calcio nella persona di Roberto Guerra.
A rappresentare il Torino Calcio il direttore generale Antonio Comi; il Comando generale dell'Esercito, il cappellano della squadra granata e Susanna Egri Erbstein, figlia di quel Egri Erbstein che trovò la morte nel rogo di Superga.
La commozione ha accompagnato i presenti all'evento.
Marcella Mariani, la miss nel ghiaccio; la miss del popolo che mai l'ha dimenticata e il cui nome ora splende in quel firmamento celeste, lì dove quel 4 maggio 1949 il Grande Torino decise di diventare leggenda; una leggenda intramontabile.
(Foto di Felice Marchioni)
E' ai piedi del terrapieno di Superga che si frantumano come pezzi di ghiaccio al sol d'estate le epocali imprese dello squadrone granata, meglio conosciuto dalla storia "Il Grande Torino".
Correva l'anno 1949. L'Italia del dopoguerra si leccava le proprie ferite.
I loro nomi scolpiti su una scultura marmorea riecheggiano giorno dopo giorno, i loro volti splendono di luce propria nelle polaroid in bianco e nero.
E da lunedì 8 maggio a far compagnia allo "Squadrone Granata" vi è una ragazza, bellissima, romana, eletta miss Italia nel 1953 a soli 17 anni; Marcella Mariani.
Simbolo per eccellenza nell'Italia degli anni '50, incarnava l'espressione perfetta della bellezza in tutto e per tutto.
La favola di Cenerentola, la cassiera romana divenuta miss e attrice reclamata dal cinema italiano, trova il triste epilogo il 13 febbraio 1955 alle pendici del Monte Terminillo.
Una mostra organizzata dal Comitato Saletta dei ricordi "Marcella Mariani", ideata e curata da dottor Antonio Tavani ricorda la giovane miss e le altre vittime del tragico incidente aereo del DC-6 Douglas della compagnia Belga Sabena.
Un gemellaggio quello sorto tra il Torino Calcio e il Comitato sancito ancor di più dalla deposizione del totem commemorativo, un pannello tradotto in quattro lingue, posto accanto alla scultura marmorea in onore dei "Campionissimi".
A pochi giorni poi dal 4 maggio, evento importante per i colori granata, poiché il Torino quel giorno diveniva leggenda e ancora oggi lo è.
Presenti all'evento oltre al già citato dottor Tavani, il sindaco di Rieti, l'assessore allo sport e alcuni rappresentati di Cantalice e Cittaducale; i due sindaci emeriti di Cantalice e Felice Marchioni, membro del Comitato e collaboratore.
Presente anche il Frosinone Calcio nella persona di Roberto Guerra.
A rappresentare il Torino Calcio il direttore generale Antonio Comi; il Comando generale dell'Esercito, il cappellano della squadra granata e Susanna Egri Erbstein, figlia di quel Egri Erbstein che trovò la morte nel rogo di Superga.
La commozione ha accompagnato i presenti all'evento.
Marcella Mariani, la miss nel ghiaccio; la miss del popolo che mai l'ha dimenticata e il cui nome ora splende in quel firmamento celeste, lì dove quel 4 maggio 1949 il Grande Torino decise di diventare leggenda; una leggenda intramontabile.
(Foto di Felice Marchioni)
Commenti
Posta un commento