Sant'Antonio da Padova è da sempre uno dei santi più venerati e e amati dal popolo cristiano.
Fernando di Buglione, questo il suo nome di battessimo, nasce a Lisbona il 15 agosto 1195 da una nobile famiglia portoghese.
A quindici anni entrò nel monastero di San Vincenzo a Lisbona per poi trasferirsi nel monastero di Santa Croce il miglior centro culturale appartenete all'ordine di Sant'Agostino.
Qui venne ordinato sacerdote scegliendo il nome Antonio.
Dopo aver viaggiato e predicato in giro per il mondo decide di stabilirsi a Padova.
Nei Sermoni scritti egli parla dei precetti della fede, dell'amore di Dio verso i poveri, gli ultimi, gli emarginati, e si scaglia contro la lussuria, l'orgoglio, l'avarizia.
In vita si racconta che Antonio compì molti miracoli e guarigioni, compreso il riattaccare una gamba o un piede.
Predicò nella sua vita anche ai pesci e fece addirittura chinare una una mula davanti all'Ostia.
Inoltre venne visto in più luoghi contemporaneamente e da qualcuno venne visto anche con Gesù Bambino in braccio.
Il 13 giugno a mezzogiorno Antonio sente mancare le proprie forze.
Chiede ai suoi confratelli di essere condotto a Padova.
Lo caricano su un carro, le sue condizioni però lungo il tragitto si aggravano.
Viene ricoverato nel vicino convento di Arcella dove morirà quella sera stessa.
Mentre stava per spirare, si racconta, che ebbe la visione del Signore e che al momento della sua morte nella città di Padova un gruppo di bambini cominciarono a correre e a gridare che Antonio era morto.
Le sue spoglie riposano nel convento Mater Domini a Padova.
L'anno seguente della sua morte venne canonizzato da Papa Gregorio IX.
Nel 1946 Pio XII lo proclamò Dottore della Chiesa.
Ogni anno milioni di pellegrini si recano a Padova per rendere omaggio al patrono dei poveri e degli affamati.
Fernando di Buglione, questo il suo nome di battessimo, nasce a Lisbona il 15 agosto 1195 da una nobile famiglia portoghese.
A quindici anni entrò nel monastero di San Vincenzo a Lisbona per poi trasferirsi nel monastero di Santa Croce il miglior centro culturale appartenete all'ordine di Sant'Agostino.
Qui venne ordinato sacerdote scegliendo il nome Antonio.
Dopo aver viaggiato e predicato in giro per il mondo decide di stabilirsi a Padova.
Nei Sermoni scritti egli parla dei precetti della fede, dell'amore di Dio verso i poveri, gli ultimi, gli emarginati, e si scaglia contro la lussuria, l'orgoglio, l'avarizia.
In vita si racconta che Antonio compì molti miracoli e guarigioni, compreso il riattaccare una gamba o un piede.
Predicò nella sua vita anche ai pesci e fece addirittura chinare una una mula davanti all'Ostia.
Inoltre venne visto in più luoghi contemporaneamente e da qualcuno venne visto anche con Gesù Bambino in braccio.
Il 13 giugno a mezzogiorno Antonio sente mancare le proprie forze.
Chiede ai suoi confratelli di essere condotto a Padova.
Lo caricano su un carro, le sue condizioni però lungo il tragitto si aggravano.
Viene ricoverato nel vicino convento di Arcella dove morirà quella sera stessa.
Mentre stava per spirare, si racconta, che ebbe la visione del Signore e che al momento della sua morte nella città di Padova un gruppo di bambini cominciarono a correre e a gridare che Antonio era morto.
Le sue spoglie riposano nel convento Mater Domini a Padova.
L'anno seguente della sua morte venne canonizzato da Papa Gregorio IX.
Nel 1946 Pio XII lo proclamò Dottore della Chiesa.
Ogni anno milioni di pellegrini si recano a Padova per rendere omaggio al patrono dei poveri e degli affamati.
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