Il perdono, l'unica via di salvezza e libertà

Oggi domenica 17 settembre la Chiesa ci riporta il Vangelo di Matteo.
Pietro fa una domanda a Gesù: "Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?".
E qui Gesù con assoluta semplicità risponde: "Non ti dico fino a sette volte ma fino a settanta volte sette".
Ma cosa vuol dire settanta volte sette?
Vuol dire sempre. Vuol dire tutti i giorni, tutti le ore, tutti i minuti, ogni singolo momento.
Non contare sulla punta delle dita le volte in cui si perdona il proprio fratello.
Ma perché bisogna perdonare?
Perché è così che Dio fa con ognuno di noi.
Nella preghiera del Padre Nostro diciamo "rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori".
E' nel perdono che si concretizza ancor di più l'essere cristiano. Non si può essere cristiani se dentro di noi coviamo rabbia, rancore, odio verso il fratello che ha commesso colpe contro di noi.
Allora Gesù per farci comprendere meglio ci racconta una parabola. La parabola di due debitori.
Il primo debitore si trova a dover restituire al proprio padrone una cospicua cifra, un debito che al momento non può dare, e allora gettandosi a terra supplica il perdono del padrone, il quale provando compassione lo perdona.
Ma ecco che quello stesso debitore, appena uscito da lì, trova un altro debitore che deve a lui una somma di denaro.
Lo afferra per il collo, lo fa rinchiudere in prigione finché non abbia saldato il suo debito.
Malvagio, spietato, crudele.
E allora gli amici di quel debitore che ora si trova rinchiuso in prigione vanno dal padrone, quel padrone che aveva perdonato quel servo malvagio e spietato, e gli raccontano ciò che è appena avvenuto.
Il padrone adirato consegna il servo malvagio agli aguzzini affinché saldi il debito.
Gesù ci offre il giusto equilibrio tra il dare e l'avere.
Perdonare il proprio nemico, porgere l'altra guancia, rispondere alla violenza con l'amore e non con l'odio è l'unica via che porta alla salvezza e ad un mondo migliore.
Già perché perdonare è abbattere quelle sbarre che ci imprigionano fino a soffocarci lentamente.
Perdonare significa vivere con gioia, liberi.
Perdonare sempre, si e anche chiedere perdono, con la consapevolezza che Dio non si stanca mai di perdonare, di perdonarci siamo noi che ci stanchiamo di chiedere perdono e di perdonare.

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