Prigioniera dell'anoressia

Cari genitori questo articolo è rivolto in particolare a voi, affinché possiate vegliare sulle vostre figlie poiché nel web il pericolo è sempre dietro l'angolo.
Non parleremo di stalking, né di cyber-bullismo, né di altra violenza ma parleremo di un male oscuro, invisibile, l'anoressia.
Già perché da qualche anno a questa parte spopolano sul web siti e blog Pro Ana, o meglio Pro Anoressia, i quali danno consigli e strategie per digiunare e placare il senso di fame.
Tra i vari consigli vi è quello di non superare le 500 calorie giornaliere e di praticare molto esercizio fisico per allontanare la mente dal pensiero del cibo.
Il cibo viene individuato come nemico numero uno. Un nemico da tenere a distanza.
In questi blog è inoltre possibile leggere alcune testimonianze rilasciate da alcune ragazze che arrivano addirittura a venerare l'anoressia.
Tra queste righe si scorgono anche consigli su come placare i crampi allo stomaco e lo spiega una ragazza, consigliando di bere un bicchiere d'acqua ogni ora.
E poi il cibo che va prima masticato e poi sputato.
Solo in questo modo si può raggiungere la bellezza tanto ambita, per meglio dire quella delle modelle.
La ragazza in questione poi consiglia un menù da seguire diviso in questo modo:
- A colazione una buona tazza d'orzo;
- Nulla da mangiare come spuntino mattutino;
- A pranzo cinque fette biscottate;
- Al pomeriggio nulla;
- E per finire la sera niente cena.
Risultato: essere belle come modelle.
Ma non basta.
Per aiutarsi e sostenersi a vicenda le ragazze in questione, tra cui molte minorenni, si sono scambiati i numeri dando vita ad un gruppo su whatsapp.
Molte ragazze hanno confessato di essere arrivate persino a provocarsi dei tagli sui polsi. Ferirsi, provocarsi dolore le faceva star bene.
Avrete ben compreso che questi siti e blog mettono in atto veri e propri suicidi assistiti.
Al giorno d'oggi si parla spesso dei giovani e troppo poco con loro, forse è il momento cari genitori di aprire gli occhi, di fermarsi un istante ad osservare, a parlare con i propri figli che spesso si sentono odiati dal mondo, un mondo che ci giudica e ci rispetta per quello che indossiamo, per la carica che ricopriamo, per il ceto sociale e non per quello che si è realmente.
Anoressia non vuol dire essere bellissima.

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