Programmi spazzatura e falsi miti

"Nostalgia canaglia" cantavano Albano e Romina Power qualche anno fa.
E un po' di nostalgia vi è, eccome.
Nostalgia di quei programmi televisivi che almeno un tempo divertivano, si, ma insegnavano anche.
I programmi che la televisione oggi ci propone sono per lo più programmi che, si, divertono ma che poco hanno da insegnare.
Veri e propri autentici "programmi spazzatura" che mettono in risalto falsi miti e come al giorno d'oggi basti poco, una semplice comparsa in televisione, per diventare famosi.
Programmi capaci di fare il lavaggio del cervello ai tanti giovani che li seguono.
A cosa serve studiare tanti anni se poi basta semplicemente partecipare ad uno di questi programmi spazzatura e diventare ricchi e famosi?
Già perché non serve vincere, l'importante è partecipare e allora potrà cominciare un tour nei locali italiani con ragazzi e ragazze disposti a pagare cifre assurde pur di un selfie con il cosiddetto "vip" di turno.
Di programmi spazzatura ve ne sono molti qui in Italia, elencarli tutti sarebbe una "mission impossible".
Vi sono poi i programmi che fanno boom di ascolti e soldi a palate sulle disgrazie della povera gente.
Speculare sulla morte di qualcuno credo sia una cosa alquanto ingiusta e crudele.
Se poi sei un evasore o hai problemi con la giustizia, in Italia diventi un eroe ed un esempio da seguire.
Ascolti alle stelle se fingi di commuoverti e se versi lacrime.
Un'Italia che toglie ai poveri per dare ai ricchi e farli così diventare più ricchi. E' il caso del cosiddetto "Grande Fratello Vip" un programma che va contro ogni forma di etica, che assurdo sarebbe dir poco, nel quale personaggi dello spettacolo, già strapagati, ricevono alte somme di denaro pur di vivere in una casa con telecamere con altre persone per un totale di tre mesi.
E pensare che in Italia vi sono molti italiani che vivono dentro le automobili perché impossibilitati di pagare l'affitto.
Credo sia doveroso aprire gli occhi e ribellarsi, perché non è ammissibile che nel 2017 molte persone siano costrette a non avere un nido familiare, a non avere la possibilità di vivere dignitosamente.

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