Quando fidarsi era tutto... molto più semplice

Vorrei ritornare a quei giorni lì; quando fidarsi era tutto o meglio era molto più semplice.
Mi chiamo Vito, un nome di fantasia, mi sono alzato una mattina e ho deciso di scrivere tutto ciò che i miei occhi vedono.
Il mondo così come è oggi.
Appena sveglio mi vibra il cellulare, è una call-centerista che mi blatera un'offerta, mi dice che mi conviene. Io però non le credo.
Le dico solamente che ben comprendo che quello è il suo lavoro e lo rispetto.
Riattacco.
Accendo la televisione e vedo un ragazzo che vestito in modo strano dice cretinate e il pubblico in sala lo applaude.
Basta poco ormai per diventare famosi, penso tra me e me.
Esco. Ed ecco dinanzi a me un uomo in giacca e cravatta. Lo riconosco. E' quello che un mese fa mi aveva promesso un posto di lavoro in cambio di un voto alle elezioni.
Mi riconosce, cambia strada, finge di non conoscermi. Eppure un mese fa mi aveva addirittura invitato a cena a casa sua.
Continuo a camminare. Passo dinanzi ad una casa posta sotto sequestro.
Lì ci abita, o meglio abitava un anziano signore. Ora è lì, deserta. Il signore è in carcere, colpevole di aver sparato e ucciso un ladro che era entrato in casa a rubare.
Ha dovuto risarcire la famiglia del ladro e ora dovrà scontare quindici anni di reclusione.
Cammino.
Un'anziana signora cammina a fatica trascinando le pesanti buste della spesa.
Mi avvicino, mi offro di aiutarla. Ma noto immediatamente che ha paura. Non si fida.
Mi urla di andare via.
Intorno le persone non si sono accorte di nulla, continuano a camminare.
Due ragazzi con le cuffie nelle orecchie e gli occhi fissi sul cellulare. Non si accorgono del mondo che li circonda.
Una bambina cammina mano nella mano con la sua mamma.
Parla, ma la mamma è impegnata a parlare al telefono.
Alle finestre delle case vedo sbarre.
La paura regna ovunque.
Anche il Natale, la festa che ogni anno aspettavamo con ansia sembra oggi un giorno normale, un giorno come tanti altri.
Vorrei tornare a quei giorni lì, quando le porte delle case erano aperte e chiedendo "permesso" tu potevi entrare.
Quando per un posto di lavoro non ti dovevi inginocchiare.
Vorrei tornare a quei giorni lì quando amare e fidarsi era tutto, era meglio, era molto più semplice.

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