Il sogno di.... Ilaria

Era l'estate del 2015 quando ebbi l'onore e l'immenso piacere di conoscere una ragazza che veniva dalla Puglia, precisamente da Andria.
Rimasi colpito dalla sua semplicità, dal suo essere una donna sognante.
Una donna sognante, si, perché sognare è la cosa più bella che possa esistere.
Scoprii che anche lei come me amava affidare i suoi pensieri ad un foglio bianco.
E così senza esitare le proposi di scrivere qualcosa insieme.
Ci separava la distanza, che forse poteva sembrare un limite, un ostacolo insormontabile.
E invece no.
Una mattina Ilaria, questo il nome della ragazza, un'amica per me, una sorella più piccola, mi inviò un file word.
Incuriosito cominciai a leggere.
Rimasi affascinato, era tutto così reale. Una mattina uggiosa, una città ancora spenta, una deserta stazione ed un treno.
Continuai a leggere e mi resi conto che non era una storia ma era la storia.
La storia di una donna che ebbi occasione di conoscere. Ricordo tutto di quella sera.
Era una sera di festa lì a Lourdes, noi nella casetta denominata Villa Santa Maria, seduti dinanzi al tavolo colmo di prelibatezze della buona e bella Puglia.
Ricordo il suo sorriso stampato sulle labbra nonostante quel male che dentro la logorava.
Mi proposi di accompagnarla nel tragitto di ritorno fino all'albergo dove alloggiava.
Con l'innocenza della mia età le promisi che sarei andato a trovarla lì ad Andria.
Non avevo però fatto i conti con il nefasto fato.
Le avrei voluto parlare, ancora, come quella sera.
Non potendo più farlo ho deciso di scriverle, così come ha fatto Ilaria.
E più andavamo avanti e più quella storia la sentivo in un certo qual modo la mia.
Mi piaceva immaginarla sorridente mentre io e Ilaria, sua figlia, parlavamo, raccontavamo di lei.
La immaginavo adagiata su una nuvola intenta ad ascoltarci.
Qualche volta magari era lei a spingere i tasti del computer e a scrivere.
E così nacque una storia, la storia.
All'Ombra dell'Ultimo Sole, scegliemmo come titolo.
Il tramonto è spesso sinonimo di una giornata che volge al termine, quando il sole lascia il posto alla luna e alle stelle ed il cielo si tinge di nero.
Quel nero farebbe paura se solo non ci fossero quelle stelle ad illuminarlo, a decorarlo, a renderlo meno tenebroso.
Ogni stella è un punto nell'universo, è un amico, un parente caro, qualcuno che è partito per un lungo viaggio e che un giorno rivedremo.
Ma il tramonto non è solamente la fine di una giornata.
Poiché dopo il tramonto ritorna l'alba, l'alba di un nuovo giorno.
Ed è da lì che bisogna ripartire, è da lì che ricomincia o meglio continua la vita.
Pagina dopo pagina, riga dopo riga il mio cuore batteva fortissimo per l'emozione.
Sentivo Ilaria felice, si perché ogni singola parola era dettata dal cuore, il suo cuore.
Il cuore di una ragazza di ventidue anni cresciuta in fretta, forse troppo, privata di quei caldi abbracci al seno materno, delle carezze sul viso prima di addormentarsi sul cuscino, dei baci al risveglio.
All'Ombra dell'Ultimo Sole è la realizzazione di un sogno, un sogno bellissimo quello di Ilaria.
E' un giorno di festa. Lì in Paradiso tra gli angeli e i Santi si alzano al cielo i calici.
Poi un fragoroso applauso. Il più forte è il suo, di quella donna che ebbi l'onore di conoscere, alla quale grazie ad Ilaria ebbi modo di scriverle, una donna che brilla di luce infinita e che ci accompagnerà in ogni presentazione che andremo a fare, che accompagnerà chiunque leggerà questa bellissima storia.


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