Oggi 2 novembre la mente è rivolta a chi presto o tardi ci ha lasciato.
Il sole è alto nel cielo, nuvole a pecorelle ondulate dal leggero vento di ponente.
E il mio pensar oggi più che mai va ad un mago che con bacchetta magica, capelli luccicanti di polvere magica e corpetto aderente in vita e calzamaglia faceva sognare intere generazioni di piccoli e grandi.
Lo chiamavano il Mago Zurlì per tutti era Cino Tortorella, un uomo che ebbe la straordinaria idea di inventare una sorta di Sanremo per bambini. Quel programma prese il nome di Zecchino d'Oro.
Bambini e bambine affidate alla cura straordinaria di una donna dal cuore immenso Mariele Ventre.
Quel piccolo Coro da lei voluto, da lei creato con la ricetta dell'amore; nessun trucco particolare; ma solo la magia dell'amore.
Una magia che il mago Zurlì seppe ben fare.
Tra poche settimane lo Zecchino d'Oro compirà 60 anni; lui ne avrebbe compiuti 90 a giugno se solo quel 23 marzo scorso non fosse salito su quel treno, destinazione paradiso.
Avrei desiderato incontrarlo, avrei avuto tante cose da chiedergli, tante cose da dirgli ma una su tutte sarebbe stato "Un Grazie".
Non potendo però più parlarti, caro Cino, ho deciso di scriverti ma non una lettera, no, qualcosa di più, qualcosa che forse avresti apprezzato o forse no, ma che comunque parla di te.
Era una mattina d'agosto quando pensai a te e scrissi il testo di una canzone per te.
Il sole è alto nel cielo, nuvole a pecorelle ondulate dal leggero vento di ponente.
E il mio pensar oggi più che mai va ad un mago che con bacchetta magica, capelli luccicanti di polvere magica e corpetto aderente in vita e calzamaglia faceva sognare intere generazioni di piccoli e grandi.
Lo chiamavano il Mago Zurlì per tutti era Cino Tortorella, un uomo che ebbe la straordinaria idea di inventare una sorta di Sanremo per bambini. Quel programma prese il nome di Zecchino d'Oro.
Bambini e bambine affidate alla cura straordinaria di una donna dal cuore immenso Mariele Ventre.
Quel piccolo Coro da lei voluto, da lei creato con la ricetta dell'amore; nessun trucco particolare; ma solo la magia dell'amore.
Una magia che il mago Zurlì seppe ben fare.
Tra poche settimane lo Zecchino d'Oro compirà 60 anni; lui ne avrebbe compiuti 90 a giugno se solo quel 23 marzo scorso non fosse salito su quel treno, destinazione paradiso.
Avrei desiderato incontrarlo, avrei avuto tante cose da chiedergli, tante cose da dirgli ma una su tutte sarebbe stato "Un Grazie".
Non potendo però più parlarti, caro Cino, ho deciso di scriverti ma non una lettera, no, qualcosa di più, qualcosa che forse avresti apprezzato o forse no, ma che comunque parla di te.
Era una mattina d'agosto quando pensai a te e scrissi il testo di una canzone per te.
Alzo gli occhi al cielo,
oggi più azzurro che mai.
E tra le nuvole
scorgo un mantello,
porta la Z, ma zorro non è.
In testa un cilindro
E un piccolo frak
Magia, magia, è il mago Zurlì.
Rit.
Magia, magia,
il mago Zurlì
Vi
sorprenderà.
Grandi e
piccini
Lo stanno ad
ammirar
E la vita di
tutti
D’amor
colorerà.
Topo Gigio è il suo valletto,
gli angeli in coro
da Mariele diretti
con canti accompagnano
le magie del mago
che ama i bambini.
Rit.
Alzo gli occhi al cielo,
da una nuvola bianca
il mago Zurlì,
sorride, sorride
e poi vola via.
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