La Chiesa celebra oggi l'ultima domenica del Tempo Ordinario, la prossima domenica sarà, infatti, la prima domenica del Tempo di Avvento che ci preparerà al Santo Natale.
Il testo di oggi è quello che, in un certo qual modo, riassume quasi tutto il Vangelo.
L'evangelista Matteo ci presenta Gesù quale Pastore di un gregge, noi uomini, e come tale attento a ognuno di noi.
Gesù cerca la pecora smarrita, cura la pecora ferita. Ci conduce su erbosi pascoli lì dove sgorgano acque tranquille e fresche e lì ci lascia riposare.
Per ottenere il Regno di Dio bisogna farsi piccoli, vicini al fratello che ha fame, al fratello che ha sete, che ha freddo, che è malato o carcerato.
E' lì che si trova il Figlio dell'Uomo.
Dio è nelle case di riposo, negli anziani abbandonati e lasciati soli; Dio è nel carcerato; Dio è nel mendicante che dimora al freddo su una panchina; Dio è nell'immigrato che ha fame e sete.
E ogni qual volta noi ci facciamo prossimi al fratello che ci chiede aiuto, rispondiamo alla chiamata del Cristo.
E così quel giorno quando Egli verrà a chiamarci potremo godere del Regno promesso.
L'uomo non è fatto per vivere egoisticamente. Quando l'uomo si fa sordo e cieco dinanzi alla richiesta di aiuto di un fratello prossimo, si ritrova solo e triste.
Il Cristo Re che siederà sul trono della sua Gloria e ci darà quello stesso amore che noi abbiamo dato a lui, come? Attraverso il prossimo a noi vicino.
E con questa gioia del Cristo Re ci prepariamo al Tempo di Avvento che ci prepara al Santo Natale.
Il testo di oggi è quello che, in un certo qual modo, riassume quasi tutto il Vangelo.
L'evangelista Matteo ci presenta Gesù quale Pastore di un gregge, noi uomini, e come tale attento a ognuno di noi.
Gesù cerca la pecora smarrita, cura la pecora ferita. Ci conduce su erbosi pascoli lì dove sgorgano acque tranquille e fresche e lì ci lascia riposare.
Per ottenere il Regno di Dio bisogna farsi piccoli, vicini al fratello che ha fame, al fratello che ha sete, che ha freddo, che è malato o carcerato.
E' lì che si trova il Figlio dell'Uomo.
Dio è nelle case di riposo, negli anziani abbandonati e lasciati soli; Dio è nel carcerato; Dio è nel mendicante che dimora al freddo su una panchina; Dio è nell'immigrato che ha fame e sete.
E ogni qual volta noi ci facciamo prossimi al fratello che ci chiede aiuto, rispondiamo alla chiamata del Cristo.
E così quel giorno quando Egli verrà a chiamarci potremo godere del Regno promesso.
L'uomo non è fatto per vivere egoisticamente. Quando l'uomo si fa sordo e cieco dinanzi alla richiesta di aiuto di un fratello prossimo, si ritrova solo e triste.
Il Cristo Re che siederà sul trono della sua Gloria e ci darà quello stesso amore che noi abbiamo dato a lui, come? Attraverso il prossimo a noi vicino.
E con questa gioia del Cristo Re ci prepariamo al Tempo di Avvento che ci prepara al Santo Natale.
Commenti
Posta un commento