La vita oltre la Sclerosi Multipla

Torniamo ad occuparci oggi di un tema delicato, la malattia, più nello specifico di Sclerosi Multipla.
La Sclerosi Multipla è una patologia che sempre più colpisce i giovani.
Si tratta di una malattia che colpisce il sistema nervoso centrale.
I sintomi variano, possono essere lievi come l'intorpidimento  livello degli arti oppure gravi come una paralisi o perdita della vista.
Le cause che provocano l'insorgenza della malattia sono ancora oggi ignote. La Sclerosi Multipla non è comunque una malattia genetica.
Qualche giorno fa abbiamo incontrato Giorgia, nome di fantasia, che ha voluto raccontarci la sua storia e di come ogni giorno vive con la Sclerosi Multipla.

D: "Buongiorno cara Giorgia e grazie per questa tua testimonianza".

R: "Buongiorno a voi tutti e grazie".

D: "Esattamente un anno fa la tua vita è cambiata per sempre, possiamo dire, è così?"

R: "Si, purtroppo vi sono degli avvenimenti nella vita che non si possono dimenticare. Numeri e date che restano impresse. Ricordo che fuori pioveva quella mattina. Ad oggi posso dire che il cielo piangeva per me e con me. Già da qualche giorno accusavo un formicolio fastidioso alle gambe, alla pancia e alle braccia. Era insopportabile. 
I miei furono immediatamente assaliti dalla preoccupazione così mi portarono in ospedale".

D: "Cosa ti dissero in ospedale?"

R: "Mi fecero due risonanze magnetiche, cortisone in vena, analisi del sangue e infine l'incontro con il neurologo.
Mi fece fare degli esercizi come camminare, saltellare, toccarmi il naso con il dito,  seguire la penna con gli occhi, toccarmi il piede con il ginocchio e domande, tante domande".

D: "E poi cosa accadde?"

R: "Passò un po' di tempo. Un giorno venni chiamata. Il dottore mi invitò a sedermi e stare tranquilla. Ma servì a poco. Come potevo stare tranquilla? Quel formicolio era diventato insopportabile e volevo a tutti i costi sapere da che cosa era provocato.
Venni così a conoscenza che dentro di me albergava un mostro. Un mostro che ora aveva un nome, Sclerosi Multipla Recidiva Remittente".

D: "Quale è stata la tua prima reazione?"

R: "Paura. Tanta paura. Poi un vuoto incolmabile, rabbia, confusione e perché no anche incredulità.
Ti chiedi, perché a me? E poi devi fare i conti con la vita di tutti i giorni e pensare se ce la farai o no".

D: "Come è cambiata la tua vita?"

R: "E' cambiata molto. La fatica purtroppo ogni giorno è sempre tanta. Ho cercato però sin dal primo momento di vivere la mia vita serenamente cercando come posso di fare le stesse cose di prima.
A volte ci riesco a volte no. Ora devo fare tutto con più calma. Il mio corpo è più debole, è gonfio dal Cortisone che prendo e pieno di lividi per le iniezioni di Interferone. So che magari un giorno resterò paralizzata, però so anche che posso contare sull'aiuto della mia famiglia e dei miei amici che non mi hanno mai lasciata sola in questa battaglia".



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