Maria S.S. di Capo Colonna, tra storia, mito e fede

Quando mi sento triste e desidero stare solo, mi rifugio su uno scoglio e mi lascio cullare dal dolce ondular del mare. Da lontano, s'intravede un promontorio illuminato da un faro. Una piccola chiesetta antica e una Colonna, la sola restante, di quello che era il Tempio dedicato ad Hera Lacinia.
Una sola Colonna, Lei, la Vergine Maria che scelse quel promontorio come sua dimora. E da quel giorno divenne Regina di Capo Colonna, Madre di un popolo, quello crotonese che a La invoca e con cuore sincero dal suo manto si lascia avvolgere.

Ricordo la mia prima volta che sentii parlare di Te. M'innamorai di quella bellissima storia, di quel viso materno, e nonostante fossi bambino immaginavo un giorno di poterti accompagnare in quel pellegrinaggio che dalla notte ti portava all'alba di un nuovo giorno.
Poi, sono cresciuto e con me cresceva sempre più quel desiderio enorme di esserti vicino. Il Figlio Tuo, il buon Gesù, mi aveva salvato in tutti i modi in cui un ragazzo poteva essere salvato. Mi aveva salvato da coloro che mi deridevano, da coloro che mi maltrattavano e mi giudicavano semplicemente perché a parer loro ero "diverso". E io diverso lo sono, forse sì, ma di una cosa sono certo, a dispetto loro mi posso vantare di essere originale, loro invece sono fotocopia l'uno dell'altro.
Il mio secondo pellegrinaggio lo feci con i miei genitori. Ricordo che rimasi affascinato da quelli uomini che senza fatica portavano sulle proprie spalle la Sacra Effige. In cuor mio dissi, voglio essere uno di loro. E così compiuti i fatidici 18 anni, indossai anche io il mio fazzoletto azzurro. Azzurro come il Tuo manto, azzurro come quel cielo in cui siedi Regina, azzurro come la nascita o meglio la rinascita, la mia rinascita. Ricordo ancora l'emozione di quel mio primo pellegrinaggio, quando ebbi la gioia di condurti in quel cammino dalla notte al nuovo giorno.

Hai riempito il mio cuore di gioia, hai cucito il medaglione più bello sulla mia pelle come un tatuaggio che sempre mi ricorderà l'amore che hai per me.
Non basterebbero fogli per descrivere questi otto anni al tuo servizio, Vergine Stella, Madre di Dio, non basterebbero parole per dirti GRAZIE per i doni immensi. Lo scorso anno ebbi l'onore di accompagnarti nell'ingresso trionfale in chiesa, quest'anno, inaspettatamente, nella tua uscita.
E tra poche ore Ti attenderò sul porto per gridare a voce alta "Evviva Maria".....

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